Eccomi 🙂 oggi voglio scrivere delle emozioni legate al dare, di se stessi, una DEFINIZIONE. Ogni volta che mi viene chiesto di presentarmi ad un gruppo, ad esempio, confesso, di sentirmi in difficoltà, perchè la vivo, un pò, come mettermi un’ etichetta addosso, peccato che io le etichette dai vestiti le tolga tutte!!
Mi sembra come di essere davanti al mare e volerlo abbracciare oppure volerlo chiudere dentro una piccola bottiglia: è impossibile.
Non bastano poche parole, una canzone, una poesia o una frase per definire un’anima che vive.
E’ fatta di colori, luci, ombre, ferite, gioie, dolori, le sfumature sono infinite.
E’ fatta di un passato che ha memoria nel presente che guarda al futuro con desiderio.
Ho sempre una potente difficoltà nel “restringere il campo” come se la definizione di me fosse possibile solo togliendo dei pezzi che comunque hanno fatto di me ciò che oggi sono.
Vorrei dire tutto e non vorrei dire niente perchè a parlare resto io con il mio essere in movimento e trasformazione continua.
Eppure se ti viene richiesto, le parole da usare vanno scelte, e devono riuscire a fotografare ciò che non resta fermo, ma cambia insieme alle emozioni che arrivano nel momento in cui si prova a darsi una definizione.
E voi? Che rapporto avete con il definire voi stessi? Soprattutto se vi viene richiesto di definire una cornice di riferimento del vostro mondo interiore?
Rispondetemi numerosi 🙂 E’ un feedback importante per me 🙂
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