Passeggiavo lungo la strada piena di alberi in fiore, quando all’improvviso sentì un profumo inconfondibile di caffè.
Mi guardai intorno, ma non vidi nessuno.
Chiusi gli occhi e pensai all’ultima volta che incontrai le mie amiche per una colazione.
Forse l’ho immaginato il profumo.
Tanta era la voglia di rivederle.
Sorrisi.
Continuavo a sentire quel profumo ad occhi chiusi.
Non poteva essere solo un ricordo.
Aprii gli occhi e davanti a me solo alberi in fiore, nessuna traccia di caffè.
Eppure i ricordi non fanno profumo.
Ricordavo ancora quella mattina con le mie amiche: Danila arrivava da casa, tutta di corsa perché all’ultimo momento aveva dovuto accompagnare, lei, le bambine a scuola al posto di suo marito, Viviana, con i suoi riccioli color rame, correva perché temeva di essere in ritardo, ma aveva dovuto portare fuori il suo cane dolce e simpatico.
Sapevo che era chiedere troppo, ma arrivarono all’istante quella mattina. Forse avevano percepito dalla mia voce l’urgenza, oppure sarebbero corse comunque, perché loro, lo so, che corrono.
Raccontai ogni cosa.
Mi ascoltarono con gli occhi pieni di lacrime.
Non parlarono.
Se le asciugarono le lacrime, per sorridere, sorridere insieme come solo loro mi aiutavano a fare.
Non c’era bisogno di aggiungere altro.
Fu una mattina come tante altre, ma qualcosa di speciale stava accadendo dentro di me.
Mi fidavo.
Mentre parlavano le guardavo e il mio cuore sorrideva. Così diverse tra loro e da me, ma così simili nel desiderio di restare unite.
Loro erano luce per me.
Ordinarono il loro caffè che io annusai soltanto. Non potevo più berlo, mi agitava troppo e già lo ero di mio.
Ma quel profumo mi entrò nel naso così come i loro sguardi nel cuore.
Continuai a camminare, arrivai nel parco vicino casa loro e vidi una panchina.
La nostra panchina.
Rallentai il passo perché in lontananza le vidi.
Erano insieme con in mano un bicchiere che fumava.
Era caffè.
Lo sapevo.
Lo sentivo.
Non si accorsero di me, parlavano con passione senza badare al mondo intorno.
Mi avvicinai sempre di più, era quel profumo che mi aveva guidato fino a lì.
Lo stesso di quella mattina speciale di un mese fa.
Mi sbagliavo: i ricordi hanno un profumo.
Un profumo speciale.
Un profumo di caffè ed amicizia.
Anche io ho una panchina, una panchina segreta,
ci vado spesso, mi piace, gli faccio compagnia,
mi siedo respiro profondamente, chiudo gli occhi e ascolto il silenzio,
ascolto i miei pensieri, ascolto la mia anima,
gli racconto di lei, della luce che ha nei suoi occhi,
del profumo della sua pelle vellutata,
avvolto da un’energia invisibile continuo a parlagli di lei
gli racconto di quanto la amo, di come la sento anche quando non c’è,
poi gli racconto con voce soffocata dalla mancanza di respiro,
della consapevolezza di una illusione che mai diventata realtà…………………………….
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Ognuno ha un luogo vero o immaginario dove sentirsi liberi di dialogare con la parte più intima di se stessi.
Quando accade si sprigiona un’energia meravigliosa.. speciale.. Che arriva lontano..
Mendicante sei un poeta?
No, non sono un poeta !!
Sono un uomo innamorato,
innamorato di una donna che mi fa vibrare il cuore,
che mi fa svegliare tutte le mattine con il sorriso sulle labbra,
che da un senso a tutto…………………………ma ahimè la vita avvolte può sembrare un po crudele,
ho sbagliato i tempi sono arrivato un po lungo.
Ma non me ne dispiaccio, anzi ringrazio ugualmente Dio, per avermela fatta conoscere, considero
tutto questo un grande insegnamento…….
Tutto ciò che è fatto per amore è sempre al di là del bene e del male. (Friedrich Nietzsche)
Mendicante potrei risponderti con una frase di Socrate: “Esiste un solo bene, la conoscenza, e un solo male l’ignoranza.
Oppure anche con una di William Shakespeare: ” Nulla è bene o male, se non si pensa di fare bene o male.”
L’amore è un concetto estensibile che va dal cielo all’inferno, riunisce in sé il bene e il male, il sublime e l’infinito.
Carl Gustav Jung
Nessuno dovrebbe condannare una persona che agisce per amore perché non tutti riescono a resistergli, anzi, quasi nessuno !
il mendicante
Mendicante è così delicato e personale parlare d’amore. Ognuno ha un suo vissuto, e tutto passa attraverso quello. Non si può prescindere da quello che siamo e da quello che abbiamo vissuto nella vita. E’ bello poter sempre, però avere fiducia.
Oggi si parla di guerre, di crisi, di violenze, mentre camminiamo per le strade ci sentiamo circondati dal terrore, oramai non c’è più luogo al mondo che possa essere sicuro per noi e per i nostri figli, circondati da materialismo più sfrenato, da lussuria………..cosa ci rimane…?
Serberò il suo ricordo nel profondo del mio CUORE, ogni fotogramma sarà impresso in ogni cellula del mio corpo, smetterò di parlare di LEI e dell’ AMORE per mia scelta,
non perché non sia giusto parlarne anzi ritengo che in questo triste periodo della storia dell’umanità,
sia l’unica cosa giusta da fare,
parlare d’amore:
è camminare insieme
è positività
è energia
è speranza
è luce che dissipa il buio
è calore che riscalda….
è vivere
è un dono
……………
……………
…………….
ma è sopratutto PACE.
L’AMORE è la fonte è l’energia è l’unico sentimento che può trasformare la nostra esistenza ed elevarci all’infinito,
solo quando saremmo in grado di “trasformarci in puro AMORE”, solo allora conosceremo DIO e il male sara solo un brutto ricordo.
Per tutto questo e altro ancora, parlate di AMORE, tra uomo è donna, tra due donne, tra due uomini, tra amanti……….all’amore non importano gli schemi mentali dell’uomo……… l’amore è in ogni cosa………
il mendicante
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Perché tutto l’amore mi arriva di colpo quando mi sento triste, e ti sento lontana…
Morirei per un tuo solo sguardo, un tuo sospiro che profumi d’amore ed una carezza che riscaldi il mio cuore. Non assomigli più a nessuna da quando ti amo.
Ormai non l’amo più, è vero, ma forse l’amo ancora. È così breve l’amore e così lungo l’oblio.
E da allora sono perché tu sei, e da allora sei, sono e siamo, e per amore sarò, sarai, saremo.
In un bacio, saprai tutto quello che è stato taciuto.
L’amore quando la vita ci incalza è solo un’onda più alta fra le onde.
Voglio fare con te ciò che la primavera fa con i ciliegi.
Chissà se un giorno, guardando negli occhi di chi ti avrà dopo di me cercherai qualcosa che mi appartiene.
Amare è così breve, e dimenticare così lungo.
Non assomigli più a nessuna da quando ti amo.
Conoscere l’amore di quelli che amiamo è il fuoco che alimenta la vita.
Mi piaci quando taci perché sei come assente, e mi ascolti da lungi e la mia voce non ti tocca. Sembra che gli occhi ti sian volati via e che un bacio ti abbia chiuso la bocca.
Oh invadimi con la tua bocca bruciante, indagami, se vuoi, coi tuoi occhi notturni, ma lasciami nel tuo nome navigare e dormire.
Se ogni giorno, ogni ora, senti che a me sei destinata, con dolcezza implacabile… se ogni giorno sale alle tue labbra un fiore a cercarmi, ahi amor mio, ahi mia, in me tutto quel fuoco si ripete, in me nulla si spegne né si dimentica, il mio Amore si nutre del tuo Amore amata… e finché tu vivrai, starà tra le tue braccia senza uscire dalle mie!
Per il mio cuore basta il tuo petto, per la tua libertà bastano le mie ali. Dalla mia bocca arriverà fino al cielo, ciò ch’era addormentato sulla tua anima.
Riempiti di me. Desiderami, prosciugami, versami, immolami.
Chiedimi.
Raccoglimi, contienimi, nascondimi.
Voglio esser di qualcuno, voglio esser tuo, è la tua ora. Sono colui che è passato con un salto sulle cose, il fuggitivo, il sofferente. P.N.
Urlerò ancora una volta il mio amore per LEI, mi mancherai e non sarà una novità…..
Se la poesia e ciò che hai scritto non appartiene ad un altro, tu mendicante sei un poeta.