Ci si può sentire anche da lontano, senza vedersi e senza parlarsi, perché esistono vibrazioni che corrono su autostrade invisibili, guidate da energie che si cercano e si chiamano nel silenzio, nel pensiero e nell’immaginazione.
Corrono veloci, non hanno una valida ragione, non ascoltano le logiche del pensiero, viaggiano libere e leggere nell’universo e ti catturano.
E così capita che una persona ti scrive o ti chiama, ed è proprio quella persona alla quale tu stavi pensando o era proprio quella persona di cui tu avevi desiderio in quel preciso momento.
Le chiamano coincidenze, o telepatia, a me piace chiamarle vibrazioni, perché, se ti metti in ascolto, le senti chiare e senti anche che ti prendono per mano e ti guidano in luoghi fatti di anime, non di alberi, strade o palazzi, ma solo cuore.
Solo quelle simili alle tue, che senti amiche senza una particolare spiegazione, ti attirano quasi come a comporre una melodia intonata perché fatta di note create da anime che si sono chiamate, senza chiamarsi.
Al contrario ci sono vibrazioni che senti come forti stonature, sono quelle che non viaggiano sulla stessa tua onda , ma che ti prendono per mano ugualmente, guidandoti verso sensazioni che non ti donano luce, ma ti fanno sentire nel posto sbagliato, con le persone sbagliate.
Lo senti fortemente perché non sei sciolta nei movimenti e nelle espressioni.
Un’antipatica rigidità si prende cura di te e non ti abbandona fino a che non riesci a cambiare sintonizzazione.
Tutto e tutti emanano vibrazioni.
E se stai in ascolto, potrai coglierne il senso.
Il senso vero delle relazioni che nascono per caso, quando il caso non esiste.
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