Ho scoperto che amo viaggiare in treno.
Sempre di più.
E’ come se il tempo si dilatasse in una dimensione a rallenty.
Si creano spazi.
Spazi dentro e fuori di me.
Spazi da riempire leggendo, ascoltando musica, chiacchierando, scrivendo o semplicemente spazi da lasciare vuoti così come si presentano.
Piccoli angoli di tempo-spazio per fare ciò che amo.
Può anche correre veloce il treno, quasi come i pensieri dentro di me, ma durante il viaggio rallentano anche quelli, perché il cuore sorride ai panorami che si vedono dal finestrino, come fossero cartoline stampate o anche no, ma comunque è un guardare, osservare, ciò che, correndo tutti i giorni per strada, non faccio.
Mi lascio cullare da un lieve dondolio che condiziona il mio respiro che, insieme al battito cardiaco, comincia ad andare più lentamente. Anche quello come se fosse a rallenty.
E mi scopro distesa in volto.
Serena dentro.
E intanto il treno viaggia.
Lui verso una nuova meta.
Io verso me stessa.
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