E se la mente fosse come una spugna?
Piena di tanto e di troppo?
E se i pensieri tossici fossero come l’acqua che la gonfia e la appesantisce impedendole di assorbire altro?
Con la spugna è facile: la stringiamo tra le mani e tutta l’acqua se ne va.
Ma con la nostra mente non è così semplice.
Possiamo provare a fare vuoto, però.
Oppure spazio.
O creare leggerezza.
Ma non per riempire nuovamente.
Perché i pensieri che mettono le ali hanno bisogno di un trampolino speciale, e cioè una mente aperta ad accogliere la bellezza e la semplicità dello stare.
Esattamente stare con quello che c’è.
E a volte c’è solo spazio, che non è mancanza, ma opportunità.
Forse allora possiamo provare a togliere, piuttosto che aggiungere.
Togliere pensieri e aspettative.
Togliere acqua che pesa.
Togliere impegni e appuntamenti.
Togliere giudizio e pregiudizio.
Togliere la voglia di realizzare.
Togliere il desiderio di ottenere e raggiungere.
E stare.
Stare con lo spazio vuoto che può creare da sé come no, ma molto probabilmente ci lascia comunque il tempo di alzare la testa e guardare le stelle, continuando a sognare.
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