Il viso tirato.
Gli occhi spenti.
Il muso imbronciato.
La bocca che sbruffa.
La mente che gira a vuoto.
Accade così quando ci si muove in direzione lontana dal proprio volere.
E il nostro corpo ce lo fa capire molto bene, perché sentiamo un peso alle caviglie che rende ogni passo faticoso.
Camminare, camminiamo, ma il cuore e l’ anima abitano altri luoghi.
Ed è questo il peso che sentiamo alle caviglie.
Un peso che lega l’anima.
E’ importante imparare a dire di NO, perché ogni NO negato, diventa un SI’ che ti trascina in un pertugio buio nel quale non riesci più a riconoscere ciò che ti fa stare bene da ciò che devi fare per compiacere.
Che poi il punto è proprio questo: compiacere, piacere agli altri.
E non ci fermiamo a pensare che, magari, agli altri piaciamo così come siamo, anche e soprattutto per i nostri NO.
E non pensiamo che l’unica persona che dobbiamo compiacere siamo noi stessi, perché solo se siamo in pace noi, possiamo dare il meglio, che può anche significare dire di NO.
Si può imparare, a qualsiasi età.
Basta riuscire a dire di SI’ a se stessi.
Alla propria natura, al proprio volere, ai propri desideri, ai propri sogni.
E chi cammina con noi nella strada della vita è bene che capisca che solo così ci si può prendere per mano e percorrere le stesse strade.
In salita, nella vita, la forza di continuare, passo dopo passo, la puoi trovare solo dentro di te.
E questo accade quando ti ascolti e rispondi per quello che senti davvero.
Un SI’ o un NO non importa, ma deve essere ciò che viene dal cuore e dall’anima.
Anima libera da pesi.
Anima libera di decidere per quello che sente.
Anima vestita di un vestito fatto su misura.
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