Molte persone che mi conoscono nel mio intimo mi chiamano spesso “Alice nel paese delle meraviglie” perché è nota la mia incredulità (a volte anche riferita al mio sguardo che si fissa senza accorgermene) di fronte a posizioni a me distanti e distinte. Mi pare proprio di non vederle perché sono davvero impensabili e incredibili.
Altri, forse più schietti e ruvidi, mi ripetono spesso: «Svegliati! Ma dove vivi??» seppure io, vi dirò, nel mio mondo incantato stia anche abbastanza bene.
La stessa ingenuità che mi abita mi fa pensare che un buon criterio per provare a distinguere una buona azione da una cattiva azione sia l’INTENZIONE di chi la compie.
Questa mattina ho sentito alla radio che il presidente della commissione Cultura della Camera, Mollicone, ha dichiarato che essere una madre surrogata è un reato peggiore della pedofilia.
Dopo una prima reazione di stupore, ho sentito l’indignazione montare sempre più nel mio cuore.
La parola pedofilia vicino alle parole madre surrogata, come è possibile?
Ho respirato, ho iniziato a farmi domande, ho scelto di leggere un po’ di informazioni in rete, superficialmente confesso, perchè voglio che a parlare sia la mia umanità, e ho deciso di scrivere questo post, pur essendo consapevole della complessità di tali temi, che mi trovano anche parecchio ignorante.
Però un pensiero sull’INTENZIONE voglio farlo, perché, a mio parere, c’è una differenza enorme alla base di queste due scelte. E uso la parola scelta con criterio per entrambe le questioni.
Quella di essere una madre surrogata, semplificando a beneficio della chiarezza, rappresenta la volontà di una donna adulta, consapevole e informata di prestarsi ad accogliere una vita da donare a chi quella vita non può averla, quella di essere un pedofilo è usare il corpo di un bambino, inconsapevole e puro, come uno strumento per i propri impulsi sessuali, abusando della sua ingenuità.
Ora mi chiedo: quale può essere il pensiero che sta dietro l’idea del nostro ministro che la prima scelta sia peggio della seconda?
Perché io davvero non lo comprendo. Mi pare assurdo che lo si possa anche solo pensare.
Nel mio mondo delle meraviglie, la prima scelta ha un’intenzione di amore, di cura, di dono, di altruismo, la seconda di perversione, malattia, mercificazione, sfruttamento, abuso di potere.
E se voglio provare ad andare oltre l’intenzione: la prima costruisce, la seconda distrugge. La prima dona vita, la seconda rovina vita. La prima è presa da persone adulte tutte consapevoli e in accordo, la seconda è agita da una parte verso l’altra che non sceglie, ma subisce.
Ho provato a mettermi, anche, dalla parte di quella bambina che può scegliere se entrare nella pancia di una mamma surrogata o nella vita di un pedofilo. Nel primo caso potrò avere una famiglia fatta di persone che mi amano, con la seconda subirò delle ferite indelebili, indicibili e difficilmente riparabili che mai vorrei vivere.
Aiutatemi a capire.
Io nel frattempo resto, con orgoglio e gratitudine, nel mio mondo, che sarà anche fuori da quello che viviamo, o incantato e irreale, ma è fatto di parole che mi aiutano a guarire lo sdegno che sento forte nel cuore.
#madresurrogata
#pedofilia
#pensieri
#domande
#scritturaemotiva
#mariaelenafriggione
Bellissima questa riflessione di oggi.. Maria Elena.
Ritengo che chi ha detto questo che riferisci sia un emerito imbecille che purtroppo siede in parlamento a rappresentare tutti noi, anche chi non lo ha votato.
Siamo messi veramente male!!!
Lo sdegno che provo è potente. Non riesco davvero a comprendere come si possa fare affermazioni del genere. Ma è come se pensare alla imbecillità sia anche essere troppo indulgente. Se costui siede in parlamento è perchè tante persone l’hanno voluto e sarei curiosa di sapere cosa ne pensano.
Purtroppo sono in tanti a pensarla come quel parlamentare. Ripeto siamo messi davvero male!