Amo le ricorrenze solo perché le vivo come campanelli che suonano nella nostra vita, svegliandoci da sonni profondi che ci fanno correre e dimenticare che basta davvero poco per far arrivare l’amore.
Quello vero, quello che sta nel profondo, quello fatto di piccoli semplici gesti e, perché no, anche di discussioni piene di cuore.
L’amore che accorcia le distanze, che resta e non molla mai, che accoglie e comprende.
Cieco e sordo di fronte agli sbagli perché vede oltre, perché ama le imperfezioni.
L’amore in uno sguardo muto, in una presenza delicata, in un abbraccio, in una lacrima e in un sorriso.
L’amore che entra nel cuore e non ne esce più.
L’amore è potente.
Molto potente.
Non lo dimentichiamo mai.
Ascoltiamo il campanello e poi, senza ricorrenze, facciamolo suonare spesso.
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