Quando la terra urla oltre ai mattoni, crollano tutte le certezze e la serenità viene spazzata via, in un secondo, dalla paura e dall’angoscia che diventano padrone dei cuori di chi perde tutto o quasi.
E’ il potere della terra che supera ogni previsione umana.
Vedi occhi pieni di lacrime, di polvere e di disperazione.
Occhi pieni di domande che nessuno ascolta davvero.
Volti che camminano trascinandosi tra le macerie, con in mano niente, perché niente è rimasto.
Volti fermi e schiacciati che non cammineranno più.
Volti che piangono e urlano, senza posa, completamente catturati dalla disperazione che si attacca al cuore come una morsa che lo fa sanguinare velocemente.
Io non immagino come ci si possa sentire.
La terra che pesto io, ancora, non ha urlato.
Guardo le immagini e provo dolore.
Dolore ed impotenza.
Vorrei poter trasformare quel niente e quel terrore.
Vorrei togliere dai visi la polvere, ma ancora di più, le lacrime dagli occhi.
Vorrei allungare la mia mano e poter stringere le mani vuote di chi non ha più nulla.
Ed invece mi sento piccola.
Piccolissima davanti a tanta sofferenza.
Inutile.
Io dormivo al caldo del mio letto mentre c’era chi, dal proprio letto, veniva sputato fuori con violenza, perdendo tutto per sempre.
E magari, al risveglio, non ho nemmeno pensato a ciò che ho ancora oggi, dopo questa notte.
Non ci ho pensato perché non sono io piena di polvere, non sono io tra le macerie, non ho io gli occhi rossi e disperati, e non ho io il cuore che sanguina.
E allora penso a quanto, oggi, sono ricca.
Ricca di tutto quello che ho.
Ricca di tutto quello che non ho.
Ricca di tutto quello che non ho perduto per sempre.
cara Maria Elena anch’io non riesco ad immaginare come ci si possa sentire avendo perduto tutto . Anch’io mi sento impotente . Vorrei poter fare qualcosa . Vorrei essere tra quelle persone e abbracciarle .
Cara Osanna, anche io provo queste emozioni, per quello ho scritto ciò che ho scritto. Grazie per i tuoi commenti sempre molto graditi 🙂