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Lug 9, 2021 | Pensieri | 2 commenti

Bruco

Ma il bruco lo sa che diventerà una farfalla?

Sa che oltre a strisciare metterà anche le ali per volare?

Sa che cambierà totalmente, assumendo una forma assolutamente diversa?

Cambierebbe emozioni? Vita? Scelte?

C’è qualcosa nel bruco che vale meno del suo futuro di farfalla?

O è proprio grazie al suo essere bruco che riuscirà a trasformarsi in farfalla?

E noi?

Sarebbe bello riuscire a vedere ciò che possiamo diventare mentre siamo altro?

Sarebbe magico conoscere in anticipo la nostra forma futura e finale?

Per noi esseri umani, però, non è così. 

Siamo energia in divenire.

Non c’è una forma pre-stabilita per noi.

Sarà la vita a plasmare la creta di cui siamo fatti.

E la vita siamo noi stessi con i nostri pensieri, emozioni, azioni, scelte e non scelte.

Con le relazioni che coltiviamo e quelle che lasciamo andare.

Con le opportunità che ci concediamo di vivere e quelle che vediamo passare.

Con la forza e il coraggio di darci il tempo di capire quale sia la forma nostra e solo nostra.

Il tempo.

Già.

Quello che vorremmo trascorresse veloce quando non abbiamo la forma che vogliamo e quello che vorremmo rallentare quando viviamo nella forma l’armonia. 

Ci vuole forse la pazienza di vivere il tempo che trasforma la nostra energia.

Ma in cosa?

Non sarà che noi esseri umani una forma non l’abbiamo?

Intendo una definitiva, stabile, rassicurante e non trasformativa.

Forse siamo e resteremo per sempre energia in divenire?

Chissà magari questo ci può aiutare a vedere in ogni forma, che pensiamo di avere, solo una possibilità, oltretutto mutevole e quindi magari riusciamo ad aprirci con fiducia a ciò che potrà essere anche nel momento in cui non è, vivendo con allegria e spensieratezza la paura del non sapere.

Ricordiamocelo!

2 Commenti

  1. Alessandra De Rossi

    Bello come tutti i tuoi scritti, Maria Elena. Spesso a noi manca la pazienza di vivere il tempo che trasforma la nostra energia e restiamo impantanati nella stessa forma che ci ritroviamo.

    Rispondi
    • Maria Elena Friggione

      Credo che questo sentirsi “impantanati” di cui parli tu abbia molto a che fare con la resistenza che viviamo nei confronti di ciò che c’è senza accoglierlo. Forse vivere con pazienza il tempo di trasformazione ci aiuta ad allentare questa resistenza. Possiamo provare che dici? Grazie per il tuo commento!

      Rispondi

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