Alzo lo sguardo e vedo un gruppo di uccelli che volano nel cielo, insieme, come a disegnare un dipinto studiato dal coreografo delle magie, e così mi ritrovo a pensare all’amore, a come lo vorrei.
Sì, è proprio così che mi piacerebbe: che fosse come quel volo di uccelli in gruppo che cambiano direzione all’improvviso senza intralciarsi, senza sfiorarsi, leali, vicini e lontani.
Senza comunicarsi gli spostamenti, ma restando, di fatto, tutti orientati nella stessa direzione.
Ognuno con il suo volo personale e ognuno con la sua felicità nel cuore che non frena quella altrui, ma si nutre del volo diverso, ma in sintonia, di ciascuno.
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