Mi piace l’idea di tingere di allegria.
Perché l’allegria tinge eccome.
E’ come entrare in un secchio pieno di tinta colorata, immergersi ed uscire di un colore nuovo.
Mi piace l’idea di poter essere così per le persone che camminano con me lungo la via di questa vita.
Un secchio pieno di colore.
Questo mi piace essere.
Un sorriso.
Una battuta.
Un canto fuori orario.
Un ballo all’improvviso.
Un’esibizione mentre sono ai fornelli.
Un concerto sotto la doccia.
I piedi nudi nel mare fuori stagione.
Un salto all’improvviso come a voler toccare il cielo.
Uno scherzo ben riuscito.
Un abbraccio inaspettato.
Un messaggio non richiesto.
E mi ritrovo a tingere di un colore me stessa e chi ho di fianco.
Senza pensare a cosa sia opportuno o normale, semplicemente tingere con l’allegria che si sprigiona da semplici e piccoli gesti non programmati, né studiati a tavolino, ma che escono da soli così come esce l’acqua da un bicchiere se la versi senza guardare.
E allora non guardiamo.
Usciamo dal bicchiere, rovesciamo l’acqua e coloriamoci di tutti i colori.
Un cuore colorato è un cuore che può tingere a sua volta.
E pensate a come potrebbe essere un mondo con più cuori colorati possibile.
E’ questa l’unica epidemia che vorrei.
Un’epidemia tinta di allegria.
Tinta d’amore.
Perché donare allegria è prendersi cura.
E prendersi cura è la forma d’amore che preferisco, sempre.
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