E’ il tempo condiviso il dono più prezioso tra le persone.
E’ quando ci si guarda negli occhi e non si è distratti da altro, perché l’unico pensiero è accogliere il cuore oltre che ascoltare le parole, che capisci cosa significa donarsi davvero.
E il tempo scorre veloce.
Veloce perché inseguito dal desiderio di restare insieme il più possibile.
Desiderio vorace di tempo, perché amico/ nemico delle corse, delle angustie, dei pensieri, delle salite e delle discese di ogni giorno.
In quel donarsi ci si sente catturati unicamente dall’affetto che si respira in ogni istante.
Si entra in una dimensione nuova.
Non sono io.
Non sei tu.
Siamo noi.
Noi insieme.
Insieme con i nostri affanni, pensieri, gioie, dolori, preoccupazioni, dubbi, insicurezze, segreti e gioie che mettiamo sul piatto con il pane e le cime di rapa cucinate, anche quelle, con amore, dedicando tempo prezioso.
Anche il tempo della preparazione ad un incontro è, infatti, un tempo dedicato.
Dedicato alla persona alla quale ci si vuole donare.
Non è il sangue a legare certe persone, ma l’unione che si sente ha radici profonde, perché è una libera scelta.
Si sceglie di stare insieme.
Di spegnere il telefono.
Di spegnere la televisione.
Di azzerare ogni distrazione.
E restare unicamente in quel tempo condiviso.
E’ come tuffarsi in un campo morbido dove l’erba ti sporca di verde i jeans, e tu sorridi senza dare alcuna importanza alla macchia, perché ciò che conta è il tuffo.
Tuffo nella vita altrui.
Tuffo nella mia vita.
E quando ci si saluta, ciò che resta è solo il tempo che si è speso.
Tempo condiviso pieno di me e pieno di te.
Pieno di noi e del nostro affetto che ha messo un’altra radice profonda nel terreno dell’amicizia.
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