Vedere un uomo buono dentro un apparente uomo cattivo.
Leggere negli occhi ciò che nei gesti e nelle parole non si vede.
Sentire le ferite di un’anima nascoste dalla paura di essere pescato e poi gettato, ancora una volta.
Cogliere la voglia di amore dietro azioni aggressive.
Andare oltre la rabbia apparente, figlia del sentirsi invisibile.
E se ti senti così, la tua anima inizia a sanguinare e quel sangue brucia.
Brucia al punto da portare la tua bocca ad urlare, a respingere, a scacciare anche chi ti vuole aiutare, perché non ti è familiare quell’aiuto, perchè la vita ti ha messo in ginocchio, troppe volte, senza darti la fiducia di rialzarti.
E allora sputi la polvere che ancora senti in bocca, insieme alla rabbia, con la speranza di allontanare la tristezza e l’amarezza che ti hanno accompagnato troppo a lungo.
E’ lì che voglio che la mia anima non si fermi, non si blocchi, non si chiuda.
È lì che voglio che vada oltre.
Oltre i gesti, le parole, i silenzi.
Con amore e gentilezza possa accogliere ciò che sente diverso da sè.
Perché in fondo siamo tutti diversi.
E siamo tutti invisibili se non troviamo anime che ci guardano davvero e nel profondo.
Ecco io voglio guardare lì.. dove pochi vanno e dove tanti, senza dirlo, vorrebbero si andasse.
Nella parte invisibile di ciascuno.
Prenderla la mano e con dolcezza e gentilezza accarezzarla.
Perché l’amore trasforma.
Trasforma l’invisibile.
E’ potente.
Tanto potente.
Ed è questo l’unico potere che desidero per me.
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