Avete mai pensato alla vita come ad una centrale elettrica?
Ci sono tanti collegamenti.
Esterni, interni.
Tanti incastri con miliardi di ripercussioni.
Tante spine attaccate.
Fili rovinati, altri ricuciti con il nastro adesivo, alcuni desiderosi di essere staccati, altri invece rinforzati.
Poi, all’improvviso, accade qualcosa che fa saltare ogni collegamento.
Un totale black-out.
Solitamente è un momento molto doloroso, pieno di paure e dubbi.
Un momento che toglie la luce.
È un buio che illumina, però.
E lo capisci solo quando inizi, con coraggio, a guardarlo perché sai che tocca a te.
Quando qualcuno, dall’esterno, cerca di riattaccare anche una sola spina, magari la sua, o magari quella che vi teneva legati, lo senti che tocca a te.
E può essere che tu avverta che non sia più necessaria per farti funzionare come desideri.
Oppure ci riprovi, catturata dal ricordo di quello che era.
Nel buio la pancia, però, ti suggerisce la precarietà alla presa del tuo cuore di quel collegamento, perché ci sono prese che si attaccano alla mente che prova in tutti i modi a proteggerti dalla voglia di osare e tentare anche ciò che appare difficile e impossibile.
Ma ora tu vuoi prese legate al cuore.
Ma ugualmente riprovi, ci credi, o perlomeno così ti sembra, ma senti che la presa non prende più bene come prima.
Il collegamento si è rotto.
Si è rotto tutto.
Si sono staccate tutte le prese.
Tutto è da ricostruire.
E tu non ti accendi più con le stesse spine.
Il tuo cuore e il tuo corpo cercano altri collegamenti.
Tu non lo sai, ma lo senti.
Perché ascolti il tempo fermo che ti suggerisce sottovoce: “le spine ora le hai in mano tu”
E capisci che sei solo tu a poter scegliere quali attaccare nuovamente e quali no.
Senza nessun senso di colpa.
Senza pensare a ciò che era, che non è più.
Con la sola e unica intenzione di accenderti alla vita davvero.
E così ti accorgi che ti sta mostrando come sia un fuori-programma continuo, ma anche una magnifica opportunità.
E allora scegli tu.
Solo tu.
Tocca a te.
La vita non ti concede la retromarcia.
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