Esistono affinità che non hanno spiegazione logica, non hanno un perché, e, forse, è bello così, senza chiederselo o farsi domande.
Vanno solamente vissute perché quando vengono a trovarti le senti forti come il vento gelido che spazza via la neve appena caduta sull’erba secca dell’autunno.
Non sono sempre presenti, spariscono perché non sanno dove andare.
Sono affinità figlie della sorpresa, dell’imprevisto e dell’improvvisazione.
Ma quando tornano a trovarti, e tornano sempre all’improvviso inaspettatamente, ti accarezzano l’anima.
Non le vuoi cambiare, nè approfondire, o trasformare.
Semplicemente vorresti che restassero così come sono.
Perché è così in quella sensazione, che non ha un nome e cognome, che ti senti accolta e coccolata.
Ed è così che vuoi sentirti.
E’ come un quadro che ha un senso e un valore solo dentro quella cornice e quel contesto.
Lo guardi e sorridi, così come sorride il tuo cuore pensando a quei momenti senza una spiegazione logica ma veri, sinceri e spontanei come il sorriso di un bambino.
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